mercoledì 8 dicembre 2010

AGGIORNAMENTI

In questi giorni i manifestanti dell'assemblea permanente di urbino non sono assolutamente rimasti con le mani in mano, anzi, hanno incrementato l'attività di protesta.
E' anzitutto da ricordare l'adesione di una rappresentanza studentesca alla manifestazione indetta ad Ancona  volta a contrastare la scellerata idea di questo governo di rendere l'acqua, diritto umano fondamentale e inalienabile, inglobato nella logica capitalista del bene privato. Gli studenti, sensibili a queste tematiche e ostili alle sistematiche privatizzazioni di beni e risorse che questo governo intende promuovere, hanno deciso di comune accordo, attraverso l'attività assembleistica che da sempre contraddistingue la loro attività, di presentare la loro solidarietà e la loro adesione al coordinamento regionale per l'acqua pubblica.
Nella stessa serata una rappresentanza di loro è invece andata alla partita di pallavolo femminile tra Urbino e Novara, di cui è presidente Sacchi, lo stesso presidente dell'ERSU. La protesta è costituita nell'esporre, durante la competizione, uno striscione rappresentativo delle richieste studentesche. Gli sponsor vari però, vistosi coperte le proprie pubblicità a causa dello striscione, hanno costretto però gli studenti a ritirarlo.
Ricordiamo inoltre il vero e proprio blitz perpetuato al teatro sanzio, in occasione del 125° compleanno del resto del carlino, dove hanno partecipato personalità come Michele Ambrosini presidente di Banca Marche, Massimo Fortini direttore dell’Ersu (Ente regionale diritto allo studio universitario di Urbino), lo stilista Piero Guidi e Stefano Pivato Rettore Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.
Un nutrito gruppo di ragazzi è riuscito infatti ad entrare al teatro simulando una festa di laurea, eludendo di fatto la vigilanza che era stata organizzata per la manifestazione. Una volta all'interno essi hanno subito intonato i cori cardine della protesta, bloccando di fatti l'organizzazione stessa, costringendo il principale interlocutore a dar adito alle voci dell'occupazione, che hanno esposto nell'immediato la propria rabbia nei confronti di un governo che decide sistematicamente di dar sempre meno voce (e fondi) verso quelle personalità che rappresentano il futuro del paese. La protesta si è tenuta su toni pacifici, seppur il momento concitato e il timore di una richiesta di rinforzi di vigilanza ha indotto gli studenti a lasciare il teatro non appena svolta la propria funzione di disturbo. Appena usciti dal teatro hanno comunemente deciso di sfilare verso il Magistero, fermandosi di fronte alla sede dell'ERSU di Urbino promettendo nuove azioni di protesta.
Nella serata, inoltre, di comune accordo tra occupanti e studenti simpatizzanti per la causa, un gruppo di circa 200 persone ha deciso di protestare con una fiaccolata che è partita dal Magistero e si è diretta verso i Collegi, inscenando una cerimonia funebre nei confronti del libero sapere universitario. Il corteo pacifico è stato scortato da un ingente numero di forze dell'ordine, di cui si rileva la presenza di agenti in tenuta anti-sommossa e una camionetta. Giunti ai collegi universitari gli studenti si sono sparpagliati per i corridoi e hanno bussato ad ogni porta dell'istituto collegiale per invitare tutti all'assemblea delle ore 21.00 all'afiteatro "liberato" del tridente, punto di inizio della mobilitazione generale, avvenuta nello scorso settembre. Durante l'assemblea sono state rilanciate con forza le istanze locali e quelle nazionali del movimento dell'assemblea permanente e sono state ribadite le vittorie precedentemente conseguite durante questi due mesi di mobilitazione. E' stata inoltre indetta un'assemblea d'ateneo per giovedì 9 dicembre, alle ore 22.00 all'Aula Magna della facoltà di economia. Al termine dell'assemblea i manifestanti hanno fatto tranquillamente ritorno nei locali del Nuovo Magistero Occupato. L'invito a partecipare all'assemblea è esteso a chiunque.

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